Approvato il progetto definitivo. Inizio lavori il prossimo anno, conclusione nel 2025.
A servizio del polo universitario e dei residenti, l’opera ha anche una valenza turistica legata alla presenza di edifici di pregio e al belvedere.
Inoltre rappresenta un raccordo importante della rete ciclabile cittadina. Costo: 5,3 milioni di euro
Un’opera da 5 milioni e 300 mila euro da appaltare nel corso del 2023.
Cinquecento e cinquanta i giorni di lavoro, con inizio nel 2024 e fine nell’anno successivo.
È l’identikit dell’ascensore verso la collina est, il cui progetto definitivo è stato approvato dalla Giunta comunale a fine anno.
L’obiettivo dell’opera è quello di creare un collegamento meccanizzato tra il fondovalle della città e la località Mesiano, a beneficio dei residenti e soprattutto della sede dell’Università.
L’opera si suddivide in due parti principali: la prima consiste nella realizzazione di un ascensore inclinato che parte dalla stazione di valle in viale Bolognini all’altezza del ponte delle ex Dame di Sion e del liceo scientifico “Galileo Galilei”.
Punto di approdo sarà la stazione di monte a Mesiano, vicino al dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Trento.
Proprio da lì inizia la seconda parte dell’opera con la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale che collega la stazione di monte dell’ascensore con via Mesiano all’altezza dell’incrocio con Salita Manci.
L’intervento è un primo passo per soddisfare l’esigenza di collegamenti pedonali e ciclabili veloci tra la collina e la città, visto che il trasporto pubblico tradizionale è sempre più sotto pressione per la numerosa presenza di studenti e professori del polo universitario in continua crescita ed espansione.
L’opera si inserisce all’interno di un quadro più generale della mobilità urbana del Comune di Trento che mira al collegamento con la rete viaria ciclabile a livello provinciale.
L’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di dotare anche questa porzione di territorio di un percorso ciclabile che parte dal centro cittadino.
Passando dalla collina est per poi congiungersi con la futura ciclabile dei “Crozi” (in fase di realizzazione) che collegherà l’Alta Valsugana in prossimità di San Donà.
Proprio nell’ottica della promozione dei percorsi ciclabili, l’Amministrazione comunale ha in programma alcune nuove opere che hanno lo scopo di creare un’importante sinergia tra l’ascensore inclinato per Mesiano e il centro cittadino.
In particolare è prevista la realizzazione di due nuovi percorsi ciclabili, cofinanziati con i fondi del Pnrr:
- la pista ciclabile di via Grazioli con la quale si avrà il collegamento ciclabile con piazza Venezia arrivando in prossimità del ponte Dame di Sion;
- la pista ciclabile di viale Bolognini che completa il collegamento con il centro cittadino arrivando allo snodo del ponte dei Cavalleggeri, punto da cui partono le ciclabili esistenti di viale Verona (direzione sud) e corso Tre Novembre (direzione nord).
L’ascensore offre anche un’importante potenziale attrattiva turistica legata alla presenza di edifici di pregio, la sede universitaria di Mesiano e il liceo Galilei.
Dal belvedere presso la futura stazione di monte dalla quale si avrà la veduta sul centro storico, sul Monte Bondone e la Paganella.
In aggiunta a tutto c’è la possibilità di valorizzare il parco didattico naturalistico e geologico del liceo Galilei di proprietà della Provincia Autonoma, di cui si auspica l’apertura al pubblico.
L’area potrebbe diventare un collegamento con la città grazie a un percorso che scende dalla stazione di monte attraverso il parco ed esce in via Montello.
Entrando in dettaglio, il cuore dell’opera è la realizzazione di un ascensore elettrico inclinato a una via di corsa, equipaggiato con una cabina con capienza di 50 persone in piedi.
L’area utile è pari a 7 metri quadrati, l’altezza minima è di 2,2 metri con la possibilità di trasporto di persone diversamente abili e di biciclette.
Il tracciato è caratterizzato da un percorso rettilineo, con pendenza media del 54,2 % e una lunghezza di circa 161 metri per un dislivello di 76 metri circa.
Lungo la via di corsa è presente una scala che garantisce l’accessibilità alla linea per le operazioni di manutenzione e costituisce una via di evacuazione di emergenza, nel caso si abbia l’arresto della cabina in linea.
L’ascensore è completato da due stazioni: una a valle – “Galilei” – in prossimità del ponte in ferro delle Dame di Sion in viale Bolognini dove sono presenti la cabina di controllo e i locali tecnici di servizio e una a monte – “Mesiano” – nella zona sud- ovest dell’Università dove è alloggiato l’argano motore dell’ascensore inclinato.
È previsto il funzionamento automatico dell’impianto a chiamata senza la necessità di addetti per l’operatività dell’ascensore.
Il tempo di viaggio tra le due stazioni è di 1 minuto e 23 secondi e la potenzialità di trasporto di 537 persone all’ora.
La seconda parte dell’opera riguarda il percorso ciclabile che dalla stazione di monte “Mesiano” prosegue tra la zona boscata, il viale principale di accesso dell’università e la nuova biblioteca universitaria Mesiano per poi alla fine uscire nella zona di ingresso su via Mesiano all’altezza dell’incrocio con salita Manci.
Il tracciato di 293 metri avrà una corsia ciclabile e una pedonale per una larghezza totale costante di 4 metri.
Tutto il tracciato avrà livellette con pendenze longitudinali minori del 5% e pendenza trasversale del 1%, sarà sbarrierato e adatto anche per le persone diversamente abili.
La larghezza di 4 metri del tracciato consente di realizzare una pista ciclabile bidirezionale di larghezza 2,50 metri e un percorso pedonale di 1,50 metri sul lato del versante a valle.